Libri e Manoscritti rari: un dipartimento di eccellenza
Dal 2017 Il Ponte Casa d’Aste ha avviato un dipartimento specializzato nella valutazione e vendita di libri antichi, manoscritti e opere su carta, conquistando l’attenzione di un pubblico di collezionisti, bibliofili e istituzioni culturali. La selezione si distingue per qualità, rarità e provenienze d’eccezione, con un’offerta che spazia da incunaboli, prime edizioni, atlanti, mappe antiche, autografi e testi scientifici, fino ai più rari libri d’artista del Novecento.
Nel 2024 il dipartimento ha ottenuto risultati di assoluto rilievo, con un fatturato complessivo superiore a € 1.600.000, il 90% dei lotti venduti e una rivalutazione media del 120% rispetto alle stime. Il trend positivo è proseguito nel 2025, con l’asta di febbraio che ha totalizzato € 850.000.
Aggiudicazioni straordinarie costituiscono il palmarés più recente: la Divina Commedia di Dante Alighieri del 1477 venduta a € 93.750, l’Imitatio Christi di Thomas A Kempis del 1472 con la miglior performance internazionale a € 93.750, la Biblia Sacra vulgatae editionis di Salvador Dalì venduta a € 87.000 e la celebre opera Campi Phlegraei di Sir William Hamilton a € 81.900.
Tra i testi scientifici, ottimi risultati sono stati battuti per l’atlante seicentesco riccamente illustrato da Blaeu e Janssonius (€ 56.250), l’Opera omnia di Ulisse Aldrovandi (€ 47.880) e la prima edizione della celebre opera di Hevelius dedicata all’astronomia (€ 44.880). Grande apprezzamento dei collezionisti anche per le vedute di Venezia di Canaletto e di Carlevariis (€ 18.750 cadauno) e per i libri d’artista come il cosiddetto “Bullonato” di Fortunato Depero (€ 18.125) e il “LITO-LATTA” di Tullio d’Albisola (€ 32.760).
La vendita del Codice Santini, capolavoro del Rinascimento urbinate, acquistato dal Ministero della Cultura per il Palazzo Ducale di Urbino, ha segnato un momento di particolare prestigio per il dipartimento, rafforzandone la reputazione anche sul piano istituzionale e internazionale.






















